VITE CHE SI FECONDANO: OTTONE PESCE, FIORELLO LA GUARDIA, JOE PETROSINO

VITE CHE SI FECONDANO: OTTONE PESCE, FIORELLO LA GUARDIA, JOE PETROSINO

di Waldemaro Morgese

La segnalazione di una mia procugina che vive a New York, Gloria Santoro Stingone, mi ha aperto uno squarcio sul serio interessante sul lontano primo Novecento. Gloria non la vedo dal 1965, quando cioè eravamo entrambi giovanissimi e lei traversò l’Atlantico con la mamma e il papà per conoscerci, a Mola di Bari.

La mamma di Gloria, Vincenza Canonico Santoro, figlia di Clementina Palmieri Canonico, ha sempre raccontato alla figlia che Carolina Palmieri (sorella di Clementina) e Ottone Pesce si sono sposati con un testimone d’eccezione: Fiorello La Guardia.

Carolina (Lina) Palmieri e Ottone Pesce sono i miei nonni materni. Si conobbero durante una tournée in Messico (lei era soprano leggero, lui compositore e direttore d’orchestra) e si sposarono a New York. Il “certificate and record of marriage” porta la data del 3 luglio 1922: Ottone aveva poco più di 30 anni, Lina 26.

Insieme a Fiorello La Guardia, l’altro testimone di nozze fu Arturo Tomaiuoli, librettista e poeta, grande amico di Ottone.

Forse non è inutile rammentare qualche nota biografica almeno di Ottone, un illustre figlio della nostra città. Ottone Pesce nasce a Mola di Bari nel 1889 da Angelo Pesce, ultimo di sette fratelli (il primo è Piero Delfino Pesce). Manifesta ben presto la sua inclinazione per la musica e a diciotto anni si trasferisce a Napoli per frequentare il Conservatorio di San Pietro a Majella, ove si diploma in pianoforte e si perfeziona anche come violinista. Sappiamo che ebbe fra i suoi maestri Giacomo Setaccioli, che gli dedica di suo pugno un esemplare a stampa dei suoi “Tre Madrigali” per canto e pianoforte nel luglio 1913. Dopo il completamento degli studi al Conservatorio napoletano intraprende una serie di viaggi professionali all’estero, a cominciare da una tournée artistica a Cuba nel 1920. Del soggiorno artistico a New York resta memorabile la giornata del 30 marzo 1924 al “National Theatre” di Broadway, organizzata dalla “Lenox Hill Neighborhood Association”, con Ottone Pesce nella duplice veste di direttore d’orchestra de “La “Sonnambula” musicata da Vincenzo Bellini e del balletto fantastico in un atto “Arcadia”, musicato dal medesimo Ottone Pesce, scritto dal librettista Arturo Tomaiuoli e messo in scena da Luigi Albertieri (coreografo del “Metropolitan Opera House” e del “Covent Garden” di Londra). Nel cast de “La Sonnambula” ricopriva il ruolo di Amina la soprano Lina Palmieri, sposata due anni prima dal Maestro a New York. Lina era considerata negli Stati Uniti “la rivale della famosa Galli Curci” (così recitavano le locandine dell’epoca). Altre tournées artistiche di Ottone Pesce, in questo periodo fortemente creativo della sua vita, sono documentate in città quali Montreal, Montevideo (Teatro “Solis”), Città del Messico, San Paolo, Buenos Aires (Teatro “Colòn”). Successivamente Ottone Pesce si stabilisce in via definitiva in Italia, in sostanza forzatamente dal momento che per le sue simpatie antifasciste gli viene negato il rinnovo del passaporto. Soggiorna a Milano per un anno, ove conosce e frequenta lo scultore di origini molesi Bruno Calvani. Il soggiorno definitivo a Roma, dal 1929, viene intervallato da alcune attività svolte dal Maestro a Catania e da frequenti ritorni a Mola di Bari.

Torniamo al testimone illustre delle nozze. Fiorello La Guardia e Ottone Pesce si conoscono a New York e subito stringono una forte amicizia per varie affinità. Fiorello è figlio di un pugliese, Achille La Guardia, immigrato di Manfredonia di professione musicista. Achille diventa nel 1885 direttore della banda dell’11 U.S. Infantry. Il padre avvia Fiorello all’amore per la musica e lo educa alla familiarità con gli strumenti musicali, mentre la madre (una triestina di origine ebraica) gli insegna le lingue straniere. Fiorello La Guardia è dunque fin da giovane poliglotta e amante della musica. La conoscenza delle lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, ungherese, croato, ebraico e yddish) gli consente di ottenere un impiego a Ellis Island come interprete nel servizio immigrazione. Per di più aveva intrapreso gli studi di legge presso la N.Y. University e (lui ricorda) studiava sodo di notte, mentre di giorno esercitava l’impiego di interprete.

Dunque Fiorello La Guardia e Ottone Pesce, presumibilmente, si conoscono e si legano da amicizia perché pugliesi, per la comune passione per la musica ed anche perché al momento in cui Ottone varca l’Oceano Fiorello è già un affermato uomo pubblico e per la sua professione può recare ausilio agli immigrati italiani: nel 1915 diventa assistente del procuratore generale di N.Y. e nel 1916 primo italo-americano ad essere eletto al Congresso degli Stati Uniti d’America come rappresentante del Lower East Side di Manhattan (tutte queste notizie su La Guardia sono tratte dalla voce ad hoc di WikipediA italiana).

Sappiamo tutti che, successivamente, Fiorello La Guardia diverrà il leggendario sindaco di New York, dal 1933 (nel periodo più nero della depressione) e per ben tre mandati consecutivi. Sarà una grande icona dell’antifascismo e dell’antinazismo statunitense e, per le sue battaglie epiche contro il malaffare e gli affari corrotti, è da affiancare idealmente ad un altro italo-americano che si distinse per la tutela della legalità: Joe Petrosino, originario del Salernitano, soprannominato “lo sbirro dei due mondi”, celebre poliziotto antimafia caduto per mano della mafia e i cui funerali si svolsero alla presenza di 250.000 persone.

Fiorello La Guardia muore nel 1947, Joe Petrosino nel 1909, Ottone Pesce nel 1967. C’è uno iato di 60 anni fra i “fine vita” dei tre personaggi: ma essi restano legati da fili sottili, alcuni materialissimi, impressi nelle rispettive biografie, altri più impalpabili e immateriali.

Bisognerebbe riflettere su queste personalità che si sono fecondate vicendevolmente, tutte accomunate dall’avere traversato con coraggio e determinazione l’Oceano e vissuto vite quasi fantasmagoriche.




Vite che si fecondano

Condividi pagina

Share by: